Cender vs Glawulf, Duello per il passaggio di grado a Vice Capitano

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view post Posted on 18/1/2009, 11:51

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Duello per il grado Vice Capitano



QUOTE

Cender vs Glawulf

Gradi
: Guerriero vs Guerriero
Limite di tempo per la risposta: Illimitato
Post di valutazione: 1 di presentazione + 5 di combattimento
Fine del duello: Resa avversaria, sfinimento di uno dei due, termine dei post di valutazione.
Premio in palio: Passaggio al grado Vice Capitano, secondo regolamento.
Primo post: Gothic Dragon


Questa volta comincia tu, descrivendo il terreno di scontro e le condizioni atmosferiche.
Non occorre che ti dica nient'altro, sai perfettamente le modalità di questi duelli.

NOTA: Il giudizio se si è meritevoli di passare di grado sarà dato in base alla bravura complessiva degli utenti nel duello, indipendentemente da chi sia decretato vincitore.
 
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view post Posted on 18/1/2009, 14:04
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Preludium_



Cender era solo. Come al solito. Ma questa volta era diverso, d'altronde: quel giorno si sarebbe disputato un duello fra lui e Glawulf, una rivincita, si potrebbe chiamare. Sorrise, al ricordo del precedente combattimento.
Chissà com'era migliorato l'avversario...
Questa volta non lo aspettò. Si era già addentrato nello spiazzo erboso in cui la volta precedente avevano combattuto, aveva fatto girare lo sguardo in tutte le direzioni, come se non sapesse benissimo com'era fatto quel posto, con tutte le volte che vi si era trovato.
Alzò gli occhi al cielo: una patina di nubi grigiastre copriva il blu immenso dello sfondo della Terra, del Sole e della Luna, ma non sembrava accennasse a piovere. Non erano così nere: il tempo avrebbe dovuto mantenersi in quello stato per tutta la durata del combattimento. In quel momento un soffio di vento sfiorò la pelle di Cender, riportandolo a lui.
Riabbassò lo sguardo, fino a vedere in lontananza la cima della montagna più alta fin dove poteva arrivare il suo sguardo, e la sua vista da elfo gliela mostrò perfettamente nitida. Ma non serviva osservare il terreno là: questa volta il suo viso si mosse verso destra, osservando quel bosco.
Ma in effetti...Si mosse in quella direzione. Questa volta lo scontro si sarebbe svolto in esso. Forse era un vantaggio per lui, ma chissà che l'avversario non avesse avuto qualche sorpresa da mostrargli. Glawulf l'avrebbe trovato, di certo: poteva contare sul suo lupo e il suo fiuto, oppure semplicemente notare i sottili fili verdi dell'erba mossi dal suo cammino.


[...]

Know why the nightingale sings?
Is the answer to everything...


Ma nel frattempo era giunto all'interno della selva. Quivi poteva vedere ogni singola foglia, ogni singolo ramo ed ogni radice nel suo raggio visivo, e si mise a osservare una foglia. Una foglia, solamente.
Il cui colore stava tendendo al grigio, non era più il verde acceso che contraddistingueva quelle piante. E si immobilizzò, mentre la linea delle sue labbra si incurvava leggermente verso il basso. Quello era un chiaro segno del male che stava permeando anche la un tempo protetta Avalon, che stava arrivando fino al Castello, che prima o poi avrebbero dovuto affrontare. Ma non si sarebbero fatti trovare impreparati, almeno per quanto riguardava l'elfo. Ma chi ci poteva essere dietro a tutto ciò? Quale creatura era stata in grado di sovvertire il normale ordine e l'armonia di quelle terre? Il cui animo doveva essere nero come il buio più oscuro, per poter essere in grado di fare ciò...
Un usignolo cantò. E riportò il mago al suo bosco, al suo imminente combattimento, alla sua tranquillità. E alla sua foglia, dalla quale solo ora spostò lo sguardo. Nel bosco c'era una calma assoluta: solo ora Cender si rese conto che era molto presto come orario, appena dopo l'alba. Chissà, magari il suo avversario stava ancora dormendo...
Lui non poteva. Era già tanto che qualche notte riuscisse a dormire per qualche oretta, per troppo non c'era nemmeno da pensarlo. Ma non aveva sonno. Chissà, forse a questo si doveva trovare risposta nel suo passato oscuro...Ma lui non voleva pensarci. Ogni tanto la sua mente lo riportava a episodi di tempi passati, come quando era stato immobilizzato dal ghiaccio da parte di Glawulf, che i suoi ricordi si erano illuminati per un attimo fino a vedere il suo Maestro, la persona che aveva detto di seguirlo fra le nevi...

La sua mente rimosse di nuovo quel ricordo. Era fatto così, lui: ogni tanto si interrompeva la sua vita reale per fare spazio a ricordi o meditazioni o fantasie, senza un filo logico preciso, spesso.
I suoi piedi ripresero a muoversi, in avanti, cercando una parte di bosco adatta per il duello, fino a che ne trovarono una in cui gli alberi erano abbastanza distanziati fra loro, di almeno due o tre metri, e non vi erano radici che sporgessero dal terreno.
Si sedette, qui, ad aspettare il momento in cui sarebbe arrivato il capo della sala Splendente. La sua mente nel frattempo aveva già visualizzato tutti gli esseri che lo circondavano: alcuni uccelli, sulla punta dell'albero stesso, che stavano per volare via; uno scoiattolo, animale raro ormai in quel periodo, che stava sul ramo dell'albero di fronte. E lo guardava, come scoprì Cender volgendo verso di lui lo sguardo, e non poté fare a meno di sorridere, prima che quello scappò via. Ed ora, a parte qualche minuscolo insetto, il terreno era perlopiù sgombro.
In attesa di accogliere il duello.
Cender chiuse gli occhi, e aspettò.


SPOILER (click to view)

[Ff: 130] ~ [Df: 80] ~ [Vel: 200] ~ [Fm: 220] ~ [Dm: 130]



Status ~ Illeso
Energia residua ~ 165%
Equipaggiamento ~ Spada [Riposta]; Bastone [Riposto]; Arco [Riposto]
Tecniche utilizzate ~
Tecniche passive in uso ~
__Percezione elfica
Cender è in grado di ampliare la sua mente, riuscendo a percepire in questo modo ogni creatura vivente o emanante comunque un aura presente intorno a lui nell'arco di 10 metri. Riesce perciò anche a stabilirne il punto esatto nello spazio. Acquisì questa capacità grazie alla sua predisposizione verso la natura, e alle lunghe meditazioni in spazi boschivi, dove la presenza di animali, anche piccoli, era numerosa. In seguito riuscì a perfezionarla sempre maggiormente, fino a riuscire ad usarla sempre.
[Passiva]

Note ~ [Consumo energia delle tecniche ~ -54%, -25%, -12%, -5%]
Bene, iniziamo^^ Buona fortuna! Cambio colori perché in effetti stando tanto a vedere due colori contrastanti come il bianco sul nero si distruggono gli occhi xD
 
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view post Posted on 18/1/2009, 15:22

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post di presentazione


Nuvole grigie, foschia, una leggera brezza tutt'altro che calda.
Quando Glawulf mosse i suoi passi fuori dal perimetro del castello furono queste le cose che per prime notò.
Si fermò, posando lo sguardo in lontananza, senza osservare in verità niente di preciso.
Con una mano si assicurò che la sua asta fosse ben agganciata alle schiena, poi strinse la fibbia che assicurava la fodera del suo pugnale alla cintura.
Un raggio di Sole per un attimo bucò le nuvole. La luce bianca scaturita arrivò a colpire anche lui.
La sua armatura scintillò, come se fosse di diamante, riflettendo attorno lo spettro dei colori dell'arcobaleno.
Fu una magia che durò poco, interrotta da una nembo scuro che chiuse la falla luminosa che il Sole aveva creato nel cielo.

"Cender mi attende.." Si disse, come per spronarsi.
Arrivò dopo poco nel luogo del loro primo scontro. Per un attimo il ricordo delle numerose ferite ricevute in quell'occasione gli fecero contrarre istintivamente il viso, plasmandolo in un'espressione di dolore.
Mai prima di quel momento aveva temuto davvero che la sua vita fosse giunta al termine. Sapeva che l'elfo non lo avrebbe ucciso, eppure lo scontro fu talmente cruento che il seme del dubbio si era insidiato in lui.
Passò oltre, il suo avversario non era lì.
Seguì la scia dell'odore lasciato dal capo della Sala Riflessa. Il suo olfatto affinato oltre le normali capacità umane non aveva problemi a seguire quella inconfondibile traccia.
Penetrò in una boscaglia, camminando sempre con passo lento e stando attento a ciò che lo circondava.

"Ti sei scelto un bel posticino per combattere, eh Cender?" disse ironico, sapendo bene che il suo avversario ancora non poteva udirlo.
"Duellare con un elfo in mezzo agli alberi.. sarà una sfida interessante!"
Pensò sorridendo leggermente, stimolato dalla cosa.
Camminò ancora per alcuni minuti, quando l'odore di Cender si fece più forte e persistente.
Scanzò con la mano i rami che gli si pararono d'avanti, scorgendo così una zona del bosco in cui le piante erano più diradate.
Lo vide, ma non fece alcun espressione.
Avanzò fino a distare un paio di metri da lui, poi si fermò.
Lo fissò negli occhi. Occhi di ghiaccio contro occhi verdi come smeraldi.
Non una parola, le parole non servivano, nulla doveva essere spiegato, sapevano bene cosa dovevano fare.
Glawulf chiuse le sue mani a pugno, congiungendole d'avanti a lui e facendo un leggero inchino, come segno di saluto e di rispetto.
Prese la sua asta e si mise in posizione di difesa, concedendo la prima mossa all'elfo, come Cender la concesse a lui nel loro ultimo incontro.

CITAZIONE
Caratteristiche:
Forza Fisica: 180
Difesa Fisica: 130
Velocità: 140
Forza Magica: 180
Difesa Magica: 130
Equipaggiamento: un'asta sganciabile in due mazze (in mano); un pugnale (riposto); armatura di cristalli (stesse caratteristiche di un'armatura normale);
Danni subiti: --
Potere Magico: 165%
Abilità:
Sensi del lupo: Nei suoi lunghi addestramenti Glawulf ha appreso una capacità che gli ha permesso di affinare tutti i suoi sensi, rendendoli paragonabili a quelli di un lupo. Ha tatto, udito, vista, gusto e olfatto ultrasviluppati, i quali gli permettono di poter seguire meglio delle tracce, ascoltare suoni impercettibili all'orecchio umano, vedere e distinguere figure ed oggetti anche molto distanti da lui ecc..
[Passiva.]


NOTE: Buona fortuna anche a te! ^^ a te la mossa!



Edited by °°Consu°° - 25/1/2009, 00:55
 
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view post Posted on 18/1/2009, 21:57
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I_



Quasi non si accorse del tempo che passò. Ed in effetti non era neppure così tanto, contando il tempo come scorre per un umano. Ma tutto ciò che vide, il bosco nei suoi molteplici colori, il cielo che ogni tanto si mostrava tra piccoli spazi nelle nubi scure, il fresco vento che faceva ondeggiare le fronde, era abbastanza per quel tempo passato. E nemmeno si può dire che fosse una cosa nuova per Cender: era abituato a passare così tanto tempo in solitudine, o meglio in compagnia della sua amata natura, a osservarla nei suoi infiniti volti. Che non smetteva mai di ammirare, come fosse sempre la prima volta.
Quando giunse il suo avversario, alzò lo sguardo, aprendo gli occhi. L'aveva già visto arrivare con la sua mente, ed ora unì anche l'ausilio della sua vista per vederlo fermare a circa due metri da lui. Egli non parlò: solo, congiunse le mani, inchinandosi. E sguainò la sua asta, la sua famosa asta scomponibile, mettendosi in posizione di difesa.
Cender sorrise. Era un combattimento, ma era pur sempre contro Glawulf, il capo sala Splendente. E non c'era nessun motivo di odiarlo, anzi: forse si sarebbe potuto chiamare amico, se solo Cender fosse stato più aperto con lui o lo avesse conosciuto. Era un combattimento amichevole, comunque, e si alzò con un unico leggiadro movimento sempre con le labbra incurvate verso l'alto. Mise una mano, la destra, aperta sul suo petto, e si inchinò a sua volta.
Non parlò, ma osservò gli occhi freddi di Glawulf come per dirgli che questa volta, diversamente da prima, non si sarebbe trattenuto. Ma che non voleva comunque fargli del male, assolutamente. Solo voleva, doveva anzi, allenarsi in vista dei tempi bui che si prospettavano.
E si rialzò, e scomparve.
Forse una persona qualunque avrebbe potuto pensare a lui come un fantasma, una mera illusione, poiché non aveva nemmeno parlato, e probabilmente non c'era mai stata sotto quell'albero. Eppure lui c'era, e il suo avversario lo sapeva benissimo. E anche la sua abilità, la conosceva, l'aveva già utilizzata nel precedente duello. Ma ora volle cominciare proprio con quella. E subito cominciò ad andare verso la sua sinistra, e con due o tre balzi saltare sui primi rami di quell'albero che aveva facili appigli. Era appunto un po' di tempo che era stato seduto lì, e quella era una cosa che aveva visto quasi subito. Si poteva dire che aveva una strategia premeditata, dunque. Si era avvantaggiato, ma d'altronde era quello lo scopo per cui era arrivato -e stato fatto arrivare- prima. Sennò, che senso avrebbe?
Durante il suo percorso toccò qualche foglia e ramo, ma poco importava. Non voleva sferrare un attacco mortale nell'ombra, solo creare un po' di atmosfera, se così si può chiamare. E da quell'albero passò all'altro, con un piccolo balzo, e quindi ad un altro ancora. Girando intorno al valoroso combattente a cui avevano affidato il gravoso incarico di Capo sala, al posto dell'angelo Damien. Che personaggio quella creatura...
Ma tornò al combattimento ora. Nel frattempo quasi senza accorgersene aveva sfoderato il suo bastone, tenendolo nella mano destra. Non voleva trattenersi, certo, ma nemmeno ucciderlo. Ma si fermò, qualche attimo, per concentrarsi e far comparire sotto i piedi dell'uomo un groviglio di rampicanti che giungessero fino alle sue caviglie per bloccarlo. Per fargli capire che faceva sul serio. Quindi giunse su un fusto alla sinistra di Glawulf, e da qui si staccò con un balzo e si lanciò giù, direttamente su di lui, sferrando un colpo orizzontale diretto al suo braccio nel quale teneva l'asta, il sinistro*, un colpo secco da sinistra verso destra.
Ma forse, coi suoi sensi l'avrebbe già sentito. Ed è per questo che non si sarebbe limitato a ciò, in questa prima fase del combattimento: doveva attaccare, che è sempre la migliore difesa. Per questo dopo il primo colpo avrebbe messo anche la mano sinistra sul proprio bastone, e avrebbe invertito il colpo, sempre orizzontale ma portato verso la propria sinistra.
Che avrebbe avuto come obiettivo, se tutto andava bene, la parte posteriore del suo braccio.
Quindi, avrebbe fatto un giro su se stesso, e con la punta del suo bastone, quella tagliente ad uncino, l'avrebbe colpito alla schiena, con forza. E con quelle radici che l'avrebbero dovuto immobilizzare, Glawulf sarebbe stato una preda facile. E tutti i suoi attacchi sarebbero stati portati con la massima rapidità consentitagli dai suoi arti.
Un lupo, un cacciatore, che diventa una preda.
Questa era la Giustizia, la Natura che cambiava l'ordine delle cose.
Ma dopo questi attacchi, tutti prettamente fisici, si portò indietro, sempre invisibile all'occhio umano, e aspettò ad una distanza di circa tre metri dall'uomo, quasi riparato da un albero, che la sua invisibilità cessasse, e il combattimento vero e proprio iniziasse. Quello non era che un assaggio.


SPOILER (click to view)

[Ff: 130] ~ [Df: 80] ~ [Vel: 200] ~ [Fm: 220] ~ [Dm: 130]



Status ~ Illeso
Energia residua ~ 128%
Equipaggiamento ~ Spada [Riposta]; Bastone [Nella mano destra]; Arco [Riposto]
Tecniche utilizzate ~
__Don't see
Con almeno un momento di ferma concentrazione, Cender è in grado di distorgere la sua figura. Può sfocarla, provocando disturbi alla vista dell'avversario, o renderla invisibile ai suoi occhi.
[Consumo: Medio]

__Radici
Congiungendo le mani in avanti, e concentrandosi per qualche attimo, è possibile richiamare i poteri della natura che subito verranno in aiuto a Cender, sotto forma di radici.
Esse, rapide, sbucheranno da sotto il terreno dell'avversario, che avvertirà solo una breve scossa nelll'attimo prima, e se non si ha già visto la tecnica sarà pressocchè impossibile evitarla. Anche accorgendosi dell'abilità sarà molto difficile evitarla del tutto, per la velocità di attuazione. Avranno come obiettivo le caviglie del nemico, non risalendo però più di così. Ma la loro potenza è alta, e sarà possibile liberarsene solo dopo lunghi sforzi, a metà del prossimo turno dell'avversario, quando la tecnica si scioglierà automaticamente. Per liberarsene prima servirà una tecnica di fuoco Medio o una tecnica Alta; le armi non possono far nulla, se non scalfire i rampicanti, poichè essi sono intrisi di magia. Di per sè non fanno alcun male, se non per la stretta attuata. Utili per bloccare l'avversario, decisamente.
[Consumo: Grande]

Tecniche passive in uso ~
__Percezione elfica [Già citata.]

Note ~ [Consumo energia delle tecniche ~ -54%, -25%, -12%, -5%]
* = Non hai specificato in che braccio hai preso l'asta, quindi ho fatto io, come mi veniva meglio^^
Per gli attacchi allora ti faccio un riassunto nel caso non si capisse bene: mi lancio dall'albero alla tua sinistra, sferro un colpo da sinistra verso destra e uno al contrario, sempre sulla stessa retta, orizzontale, quindi faccio un giro su me stesso e ti colpisco la schiena con la punta, prima di portarmi indietro di 3 metri.
 
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view post Posted on 18/1/2009, 23:56

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1° post di combattimento

SPOILER (click to view)
Scrivendo "Prese la sua asta e si mise in posizione di difesa" intendevo che l'asta fosse tenuta da entrambe le mani, in quanto la posizione di difesa con un'arma lunga è quella di tenerla con tutte e due le mani diagonalmente in modo da essere pronti a parare un colpo da qualsiasi punto esso provenga. Comunque è giusto che hai un po' interpretato, dovevo specificare meglio. ^^

L'elfo sorrise all'arrivo di Glawulf.
Si alzò in piedi e fece un inchino, ricambiando il saluto fattogli dall'uomo. Poi scomparve.

"Si comincia!" pensò il monaco combattente.
Conosceva bene la tecnica usata dal mago, chiuse gli occhi e si concentrò.
Ecco un lieve fruscio a destra, seguito da latri due se possibile ancora più silenziosi.

"Ti stai spostando, ma ti sento..." disse dentro di se, come se in qualche modo l'elfo potesse leggergli il pensiero.
Dopo la batosta presa da Cender nel loro duello precedente Glawulf aveva fatto di tutto per migliorarsi.
Era il capo della Sala Splendente, la guida dell'indole del bene, il suo cuore doveva essere puro, la sua mente incorruttibile ed il suo braccio non si sarebbe mai dovuto piegare sotto il peso dei colpi del nemico. Mai!
Era suo dovere diventare più forte, non per vanità, non per traguardo personale, ma per la giustizia, per ciò che la sua carica rappresentava.
Si era sottoposto a duri allenamenti da quel giorno che, con il corpo grondante di sangue che neanche lo reggeva più, aveva visto per l'ultima volta il capo della Sala Riflessa.
Ora padroneggiava nuove tecniche e le sue capacità erano migliorate. Questo era il momento di dimostrare se il tempo speso aveva dato frutti soddisfacienti.
Un altro leggerissimo tonfo. Il mago era passato ad un altro albero.
L'orecchio dell'uomo era teso intento a percepire ogni minimo suono.
Ancora uno spostamento, ancora un altro.

"Mi sta girando attorno, lo sta facendo apposta... Danza, danza pure, ti aspetto per cominciare il nostro passo a due." Pensò sicuro di se, senza però sottovalutare l'avversario.
Improvvisamente un leggero rumore di terra smossa arrivò al suo timpano, anticipando di qualche istante la comparsa di numerose radici che si aggrovigliarono attorno alle caviglie del guerriero dai capelli argentei.

"Sparisci e poi mi immobilizzi... esattamente come allora... cercherai ancora di squarciarmi il petto e di infilzarmi la gamba?" Avrebbe voluto dire ad alta voce, ma se lo tense per se.
Non si curò troppo della cosa, neanche tentò di liberarsi, sapeva che era inutile, restò invece sempre concentrato sui movimenti dell'elfo.
*Frush* Stavolta il suono era più deciso, più violento, si era dato un bello slancio.

"Sta attaccando!" si disse come per spronarsi a stare attento, volgendosi alla sua sinistra.
Era in posizione di difesa, alzò ancora la guardia da quel lato.
Una bastonata gli arrivò precisa all'avambraccio mancino, producendo un acuto clangore nell'impatto.
Glawulf non si scompose, agevolando l'assorbimento del colpo portando l'arto in dietro e lasciando che la sua armatura incassasse il resto.

"Non si limiterà solo a questo!" ragionò in fretta, evocando dal suolo una barriera di ghiaccio che in pochi istanti si erse a proteggerlo.
Il magico scudo si frappose all'arma di Cender, impedendogli così di portare a segno anche i successivi due colpi.
L'uomo aguzzò l'udito, il suo avversario si stava allontanando.
Sapeva che prima che quelle dannate radici lasciassero la presa sarebbe dovuto passare ancora un poco.
Alzò il braccio destro al cielo, intento a sfruttare anche quegli attimi di immobilità.
Concentrò le energie fredde e le diffuse nell'aria. Fu un attimo e un vento gelido cominciò a soffiare tra gli alberi, abbassando la temperatura di parecchi gradi.
A questo si aggiunsero alcuni sporadici fiocchi di neve che leggiadri presero a scendere dal cielo, mano a mano sempre più frequentemente.

"Siamo nel tuo terreno ideale Cender! Ma lascia che questo diventi anche il mio terreno ideale!"
Pronunciò ad alta voce, mentre con sforzo della gamba riuscì ad estrarre, finalmente, l'arto dal groviglio vegetale, per poi liberare anche l'altro e voltarsi in direzione dell'avversario.
Il mago stava dietro ad un albero, a debita distanza.
Glawulf scattò verso di lui, girando largo attorno alla pianta per avere il suo obiettivo di fronte, tenendo la sua asta con entrambe le mani dritta in vanti, come fosse uno spiedo per infilzare il rivale.
La lama dell'arma era puntata verso la testa dell'elfo.
Quando la punta affilata si avvicinò a circa 20cm dal viso scuro di Cender, l'uomo sganciò l'arma in due mazze. Quella con la lama, tenuta con la mano sinistra, continuò a dirigerla verso il volto avversario, mentre quella chiodata tenuta con la destra, la usò per compiere un fendente a semicerchio, in orizzontale, dirigendola verso il costato sinistro del nemico.
Dopo questo lesto susseguirsi di colpi fece tre passi in dietro, mantenedosi frontale al capo della Sala Riflessa, attendendo pronto un imminente contrattacco.

SPOILER (click to view)
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Caratteristiche:
Forza Fisica: 180
Difesa Fisica: 130
Velocità: 140
Forza Magica: 180
Difesa Magica: 130
Equipaggiamento: un'asta sganciabile in due mazze (in mano); un pugnale (riposto); armatura di cristalli (stesse caratteristiche di un'armatura normale);
Danni subiti: lieve contusione all'avambraccio sinistro;
Potere Magico: 128%
Abilità:
Sensi del lupo: Nei suoi lunghi addestramenti Glawulf ha appreso una capacità che gli ha permesso di affinare tutti i suoi sensi, rendendoli paragonabili a quelli di un lupo. Ha tatto, udito, vista, gusto e olfatto ultrasviluppati, i quali gli permettono di poter seguire meglio delle tracce, ascoltare suoni impercettibili all'orecchio umano, vedere e distinguere figure ed oggetti anche molto distanti da lui ecc..
[Passiva.]
Creatura delle nevi: Avendo ottenuto, dopo molti anni, una perfetta padronanza delle energie fredde, il corpo di Glawulf resiste senza problemi a basse temperature e climi rigidi di freddo. Può camminare sul ghiaccio con un buon equilibrio senza scivolare e può correre libero tra la neve al pieno della sua velocità senza subire intralci. Inoltre in questi climi Glawulf spreca meno energia nei soli incantesimi di evocazione di energie fredde con consumo di magia medio (Es. Scudo Glaciale e Danza di ghiacci che normalmente consumano un potere magico medio, se usati in queste condizioni consumano un potere magico basso, questo sconto non vale per incantesimi con consumo basso, grande ed enorme).
[Passiva.]
Scudo Glaciale: Invocazione magica di una barriera di ghiaccio, lo protegge da qualsiasi attacco fisico o con armi e da attacchi magici (come sfere di fuoco o simili).
[Potere magico: medio.]
Aria del Nord: Incantesimo che crea un clima freddo sul terreno di battaglia, con venti gelidi e con qualche nevicata, che dura per 6 turni. Glawulf lo evoca alzando una mano verso l'alto e concentrandosi per qualche secondo. Il freddo peggiora le prestazioni fisiche dell'avversario rallentandolo e indebolendolo.
[Potere magico: grande]



NOTE:
POST EDITATO.
Preciso la posizione con cui tengo l'arma.
All'inizio, quando Glawulf corre verso Cender, la tiene con entrambe le mani, posizionate tipo quando si fa il salto con l'asta, ovvero mano destra dietro e mano sinistra avanti, con entrambi i pollici rivolti verso dietro.
Quando l'asta si sgancia in due mazze, la posizione delle mani resta la stessa, perciò la mano sinistra tiene l'arma all'incontrario (cioè col mignolo rivolto verso la lama) e la destra tiene la mazza per dritto (cioè col pollice verso l'estremità contundente).


Edited by Glawulf - 25/1/2009, 16:59
 
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view post Posted on 20/1/2009, 16:49
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II_



Cender vide, osservatore di una scena di cui era stato artefice ma che ora era passata. Ma che non aveva causato effetto alcuno. E ciò lo mise in tensione. Il suo bastone aveva colpito la dura parete di ghiaccio che si era formata all'improvviso. Dannazione.
Ma non c'era tempo per meditare su questo. L'avversario che non doveva mai sottovalutare stava evocando le energia fredde dei venti nordici.
Invadendo la tranquillità del bosco. D'altronde, voleva avvantaggiarsi anche lui. Quindi ora erano pari, forse.
Riportando lo sguardo sul suo avversario, dopo aver visto gli effetti della sua magia invernale, vide che stava tentando un attacco corpo a corpo. E lo osservò dirigersi verso di lui, sempre più vicino, sempre più vicino...
Frappose il suo bastone alla lama che stava dirigendosi verso la sua testa, deviandone il corso, ma prese in pieno la mazza chiodata sul fianco. Che lo sbilanciò sulla destra, e lui per seguirne il movimento si lanciò sulla stessa parte. E rimase a terra. Doveva il colpo avergli procurato un bel livido.
Guardò negli occhi il suo avversario, ora.

Ma ora si cominciava.
Ripose il suo bastone, e sfoderò la sua spada come se fosse il movimento più naturale del mondo.
Ma nel frattempo che fece ciò, aveva già creato e lanciato verso l'alto una fiamma verde a forma di sfera, che lassù si stava ormai dividendo nelle sue quattro parti e stava dirigendosi intorno al centro vitale dell'avversario.
Intanto che l'elfo girando intorno di nuovo all'avversario, in senso opposto al volteggiare delle sferette verdi, stava ricreando un'altra sfera nella sua mano, questa volta per fare un attacco corpo a corpo. E ordinò che intanto le sfere attaccassero, ora.
E dopo un paio di secondi, dopo l'esplosione che si sarebbe dovuta verificare delle sfere contro il capo della sala splendente, sopraggiunse anche lui, il mago, questa volta dal lato destro del suo corpo, per cercarlo di colpire, nuovamente se le sfere avessero avuto il loro esito, nel suo fianco destro.
Dopo di che si sarebbe portato indietro, e nel farlo si sarebbe dato spinta con la spada. Essa infatti era tenuta nella mano destra, e la sfera nella sinistra. Sbilanciandosi verso destra per portare a termine il colpo, si sarebbe dovuto dare la spinta nella parte opposta, ed è ciò che fece: ma vi era una spada nel suo braccio, e in quel movimento, se l'avversario non si fosse difeso, gli avrebbe causato un danno da taglio in quella zona, non ben definita perché il suo vero attacco l'aveva già compiuto, prima di andare indietro di nuovo, ad una debita distanza di circa tre metri dall'uomo, osservando i risultati dei suoi attacchi, osservando se questa volta avessero avuto i risultati sperati.


SPOILER (click to view)

[Ff: 130] ~ [Df: 80] ~ [Vel: 200] ~ [Fm: 220] ~ [Dm: 130]



Status ~ Forte colpo nel fianco sinistro, da mazza chiodata.
Energia residua ~ 91%
Equipaggiamento ~ Spada [Nella mano destra]; Bastone [Riposto]; Arco [Riposto]
Tecniche utilizzate ~
__Sphere of flame
Senza particolari tempi di concentrazione, il mago è in grado di ricoprire una sua mano di un verde intenso, che si muoverà con il vento proprio come una fiamma. Essa si manterrà viva finche' non toccherà qualcosa; a quel punto, l'energia contenuta si libererà, e provocherà una distruzione equivalente ad una mezzasfera di 60 cm di diametro intorno e davanti alla sua mano.
[Consumo: Medio per l'attivazione, Medio per l'eventuale mantenimento per più di un post]

__Green flames
Come la tecnica precedente, Cender è in grado di ricoprire una sua mano di una fiamma verde. Se essa però viene lanciata verso l'alto, essa si dirigerà sopra l'avversario, e si dividerà in quattro fiamme verdi che andranno intorno all'avversario, girandogli intorno ad una distanza di 1 metro, attirate dal suo centro vitale. Quindi, al comando del mago, esse si lanceranno contemporaneamente contro il nemico, attaccandolo da quattro parti diverse. Ognuno di essi farà un danno non irrilevante, oltre che ad essere utili per distrarre l'avversario.
[Consumo: Grande]

Tecniche passive in uso ~
__Percezione elfica [Già citata.]

Note ~ [Consumo energia delle tecniche ~ -54%, -25%, -12%, -5%]
Modificato, secondo le direttive del giudice Consu.

Come riassunto degli attacchi faccio 1. ti lancio queste sfere che ti girano intorno, 2. sfruttandole come distrazione ti giro intorno e ti arrivo alla tua destra con il secondo attacco, 3. mentre vado indietro con la spada posso tagliarti sul fianco destro, perché la uso per bilanciarmi.


Edited by Gothic Dragon - 25/1/2009, 19:36
 
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view post Posted on 25/1/2009, 17:37

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post conclusivo

SPOILER (click to view)
Non ho letto il tuo post corretto... non so che attacchi ricevo.
Questo che scrivo è come se avvenisse dopo gli attacchi che mi hai fatto.. è indipendente dai danni riportati.

Glawulf guardò il suo avversario.
L'uomo ora era strano, non aveva più lo stesso sguardo di prima, sembrava non essere più intenzionato a combattere.
Rimase fermo qualche istante e se ne andò, tornandosene al castello.
L'incontro era concluso. Glawulf si era ritirato, non aveva più alcuna intenzione di combattere con lui.

SPOILER (click to view)
Io mi ritiro. Fate passare di grado Gothic.


Edited by Glawulf - 25/1/2009, 22:17
 
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