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Quasi non si accorse del tempo che passò. Ed in effetti non era neppure così tanto, contando il tempo come scorre per un umano. Ma tutto ciò che vide, il bosco nei suoi molteplici colori, il cielo che ogni tanto si mostrava tra piccoli spazi nelle nubi scure, il fresco vento che faceva ondeggiare le fronde, era abbastanza per quel tempo passato. E nemmeno si può dire che fosse una cosa nuova per Cender: era abituato a passare così tanto tempo in solitudine, o meglio in compagnia della sua amata natura, a osservarla nei suoi infiniti volti. Che non smetteva mai di ammirare, come fosse sempre la prima volta. Quando giunse il suo avversario, alzò lo sguardo, aprendo gli occhi. L'aveva già visto arrivare con la sua mente, ed ora unì anche l'ausilio della sua vista per vederlo fermare a circa due metri da lui. Egli non parlò: solo, congiunse le mani, inchinandosi. E sguainò la sua asta, la sua famosa asta scomponibile, mettendosi in posizione di difesa. Cender sorrise. Era un combattimento, ma era pur sempre contro Glawulf, il capo sala Splendente. E non c'era nessun motivo di odiarlo, anzi: forse si sarebbe potuto chiamare amico, se solo Cender fosse stato più aperto con lui o lo avesse conosciuto. Era un combattimento amichevole, comunque, e si alzò con un unico leggiadro movimento sempre con le labbra incurvate verso l'alto. Mise una mano, la destra, aperta sul suo petto, e si inchinò a sua volta. Non parlò, ma osservò gli occhi freddi di Glawulf come per dirgli che questa volta, diversamente da prima, non si sarebbe trattenuto. Ma che non voleva comunque fargli del male, assolutamente. Solo voleva, doveva anzi, allenarsi in vista dei tempi bui che si prospettavano. E si rialzò, e scomparve. Forse una persona qualunque avrebbe potuto pensare a lui come un fantasma, una mera illusione, poiché non aveva nemmeno parlato, e probabilmente non c'era mai stata sotto quell'albero. Eppure lui c'era, e il suo avversario lo sapeva benissimo. E anche la sua abilità, la conosceva, l'aveva già utilizzata nel precedente duello. Ma ora volle cominciare proprio con quella. E subito cominciò ad andare verso la sua sinistra, e con due o tre balzi saltare sui primi rami di quell'albero che aveva facili appigli. Era appunto un po' di tempo che era stato seduto lì, e quella era una cosa che aveva visto quasi subito. Si poteva dire che aveva una strategia premeditata, dunque. Si era avvantaggiato, ma d'altronde era quello lo scopo per cui era arrivato -e stato fatto arrivare- prima. Sennò, che senso avrebbe? Durante il suo percorso toccò qualche foglia e ramo, ma poco importava. Non voleva sferrare un attacco mortale nell'ombra, solo creare un po' di atmosfera, se così si può chiamare. E da quell'albero passò all'altro, con un piccolo balzo, e quindi ad un altro ancora. Girando intorno al valoroso combattente a cui avevano affidato il gravoso incarico di Capo sala, al posto dell'angelo Damien. Che personaggio quella creatura... Ma tornò al combattimento ora. Nel frattempo quasi senza accorgersene aveva sfoderato il suo bastone, tenendolo nella mano destra. Non voleva trattenersi, certo, ma nemmeno ucciderlo. Ma si fermò, qualche attimo, per concentrarsi e far comparire sotto i piedi dell'uomo un groviglio di rampicanti che giungessero fino alle sue caviglie per bloccarlo. Per fargli capire che faceva sul serio. Quindi giunse su un fusto alla sinistra di Glawulf, e da qui si staccò con un balzo e si lanciò giù, direttamente su di lui, sferrando un colpo orizzontale diretto al suo braccio nel quale teneva l'asta, il sinistro*, un colpo secco da sinistra verso destra. Ma forse, coi suoi sensi l'avrebbe già sentito. Ed è per questo che non si sarebbe limitato a ciò, in questa prima fase del combattimento: doveva attaccare, che è sempre la migliore difesa. Per questo dopo il primo colpo avrebbe messo anche la mano sinistra sul proprio bastone, e avrebbe invertito il colpo, sempre orizzontale ma portato verso la propria sinistra. Che avrebbe avuto come obiettivo, se tutto andava bene, la parte posteriore del suo braccio. Quindi, avrebbe fatto un giro su se stesso, e con la punta del suo bastone, quella tagliente ad uncino, l'avrebbe colpito alla schiena, con forza. E con quelle radici che l'avrebbero dovuto immobilizzare, Glawulf sarebbe stato una preda facile. E tutti i suoi attacchi sarebbero stati portati con la massima rapidità consentitagli dai suoi arti. Un lupo, un cacciatore, che diventa una preda. Questa era la Giustizia, la Natura che cambiava l'ordine delle cose. Ma dopo questi attacchi, tutti prettamente fisici, si portò indietro, sempre invisibile all'occhio umano, e aspettò ad una distanza di circa tre metri dall'uomo, quasi riparato da un albero, che la sua invisibilità cessasse, e il combattimento vero e proprio iniziasse. Quello non era che un assaggio.
[Ff: 130] ~ [Df: 80] ~ [Vel: 200] ~ [Fm: 220] ~ [Dm: 130]
Status ~ Illeso Energia residua ~ 128% Equipaggiamento ~ Spada [Riposta]; Bastone [Nella mano destra]; Arco [Riposto] Tecniche utilizzate ~ __Don't see Con almeno un momento di ferma concentrazione, Cender è in grado di distorgere la sua figura. Può sfocarla, provocando disturbi alla vista dell'avversario, o renderla invisibile ai suoi occhi. [Consumo: Medio]
__Radici Congiungendo le mani in avanti, e concentrandosi per qualche attimo, è possibile richiamare i poteri della natura che subito verranno in aiuto a Cender, sotto forma di radici. Esse, rapide, sbucheranno da sotto il terreno dell'avversario, che avvertirà solo una breve scossa nelll'attimo prima, e se non si ha già visto la tecnica sarà pressocchè impossibile evitarla. Anche accorgendosi dell'abilità sarà molto difficile evitarla del tutto, per la velocità di attuazione. Avranno come obiettivo le caviglie del nemico, non risalendo però più di così. Ma la loro potenza è alta, e sarà possibile liberarsene solo dopo lunghi sforzi, a metà del prossimo turno dell'avversario, quando la tecnica si scioglierà automaticamente. Per liberarsene prima servirà una tecnica di fuoco Medio o una tecnica Alta; le armi non possono far nulla, se non scalfire i rampicanti, poichè essi sono intrisi di magia. Di per sè non fanno alcun male, se non per la stretta attuata. Utili per bloccare l'avversario, decisamente. [Consumo: Grande]
Tecniche passive in uso ~ __Percezione elfica [Già citata.]
Note ~ [Consumo energia delle tecniche ~ -54%, -25%, -12%, -5%] * = Non hai specificato in che braccio hai preso l'asta, quindi ho fatto io, come mi veniva meglio^^ Per gli attacchi allora ti faccio un riassunto nel caso non si capisse bene: mi lancio dall'albero alla tua sinistra, sferro un colpo da sinistra verso destra e uno al contrario, sempre sulla stessa retta, orizzontale, quindi faccio un giro su me stesso e ti colpisco la schiena con la punta, prima di portarmi indietro di 3 metri.
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